Basilica di San Pietro di Castello
La prima chiesa di San Pietro apostolo fu eretta nel VIII secolo come sede episcopale della diocesi di Castello e poi del patriarca di Venezia dal 1451 al 1807, quando il ruolo di cattedrale fu assegnato alla chiese di San Marco. Ricostruita in forme romaniche nel XII secolo, nel corso del XV e XVI secolo fu rinnovata con la costruzione del campanile (Mauro Codussi, 1482-1490) e della facciata, realizzata da Francesco Smeraldi seguendo in parte un precedente progetto di Andrea Palladio. Nella prima metà del XVII secolo la chiesa medievale fu completamente demolita e sostituita dall’attuale edificio, progettato da Giangirolamo Grappiglia.
Il rinnovo dello spazio della chiesa seicentesca si conclude con la realizzazione dell’altare maggiore di Baldassarre Longhena (1649) ed il ciclo di affreschi e teleri nel presbiterio raffiguranti storie della vita di San Lorenzo Giustiniani (1695)
Della chiesa medievale rimane soprattutto la cappella realizzata in forma gotiche dal vescovo Marco Lando, accanto alla quale Baldassarre Longhena realizzò nella seconda metà del Seicento la cappella dedicata a Francesco Vendramin. L’arredo pittorico e scultoreo della chiesa è ricco di opere di Marco Basaiti, Paolo Veronese, Luca Giordano, Giovanni Maria Morlaiter, Padovanino, Pietro Malombra e Antonio Vassilacchi, Orazio Marinali, Michele Ungaro e Melchior Barthel.